Questa mia per dirvi che la presentazione del mio libro
“La donna che aveva visioni “
si terrà nella galleria
Lo Spazio temporaneo
Di Via Solferino 56 Milano
Il 9 gennaio 2014
Alle 18 – 18,30
Per saperne di più sul libro qui: http://inkistolio.wordpress.com/2013/09/06/la-donna-che-aveva-visioni/ trovate una recensione per Inkistolio: Storie Orticanti. L’ha scritta Mario Schiavone un po’ di tempo fa, assieme alle “medusine” ovvero gli altri amici con cui gestisce questo piccolo e vivace magazine letterario.
E Giovanni non era nemmeno niente era come tutti noi che abitiamo questa che chiamiamo Terra un paesaggio del niente
E’ il paesaggio dell’infinito spazio che ci vorrebbe per tutte le vite che durassero per tutto il tempo.
E’ un paesaggio tutto pieno e coincide con un paesaggio tutto vuoto perché il tutto pieno e il tutto vuoto sono assolutamente identici e il paesaggio del niente
E’ così: come un quadro astratto confonde i colori e i contorni,
Toglie i pilastri e la forma alle fisionomie, la terra da sotto i piedi e il cielo
Da sopra la terra e i tronchi agli alberi e il sapore alla frutta e il senso
A chi pensa che a vivere
ci deve essere un senso.
Avvolge trasborda da tutti quanti i lati come il magma di un sogno
O come un replicante da fantascienza o come un’ombra della città dei morti.
E’ grigio, ma nel grigio si insinuano tutti i colori: il rosso delle bocche l’azzurro degli occhi il biondo delle sabbie e dei capelli il rosso delle mele
l’asfalto della strada la liquidità azzurrastra dei fiumi il blu del mare
I colori striati dei cieli al tramonto al mattino
All’alba il nero metallico delle rotaie il nero gommoso dei copertoni sulle strade e gli infiniti colori
Di tutti i panini e tutti i toast sposti nei bar lungo i marciapiedi.
E’un canyon profondo di cui non si scorge la fine.
Solcato rugoso come un quadro di Burri. Non c’è gesto nel niente non c’è grido non c’è lamento.
Non è un quadro di Pollock non è un acquarello di Nolde non è una stampa di Munch,
Forse è un quadro di Reinhardt forse è il compatto colore
Che coincide con se stesso fino all’ implosione totale.